giovedì 29 ottobre 2015

Il mio lavoro

Da un anno e mezzo a questa parte lavoro in un OSHC, ovvero Out of School Hours Care o Kids Club che dir si voglia. Praticamente un pre e post-scuola che si trasforma in "garage" nel quale i genitori parcheggiano i bambini durante le vacanze scolastiche (2 settimane ogni 2 mesi di scuola e 6 settimane durante le vacanze estive che coincidono col Natale).
Va da sè che quindi faccio uno split shift, uno spezzato: 7-9 e 2.45-6, tutti i giorni.
 

In cosa consiste?
Mattina
Consiste, in pratica, nel svegliarsi ai primi albori in estate o nel buio più totale in inverno per essere al lavoro per le 7, distribuire colazioni ad occhi chiusi in quanto ancora mezzo addormentata, cercare di connettere il cervello per, non solo capire ciò che ti viene detto e rispondere, ma pure in una lingua che non è tua; farsi venire le veschice alle mani a forza di tagliare, pelare, imburrare, aprire, chiudere, incellofanare per preparare merende per il pomeriggio quando quasi 40 bambini (se siamo fortunate, altrimenti arriviamo anche sopra ai 50!) affamati da 6h di intenso lavoro dei neuroni.
Consiste nel lavare decine di tazze,bicchieri, caraffe, cucchiai e ciotole varie, mentre intrattieni un'interessante discussione su Spiderman (c'è anche quello nero,lo sapevate?) mentre urli a un Max di non dire parolacce, spalmi burro su una fetta di pane per la colazione di Mitch, ti dirigi verso il frigor per riempire la caraffa di latte che Riley ti ha appena chiesto e saluti il genitore che ti ha scaricato affidato Brookes. In una lingua non tua.
Quando invece sono fortunata si parla di Indiana Jones o Tartarughe Ninja, argomenti in cui sono molto ferrata (sempre mentre stai tagliando una carota, salutando il genitore che è appena entrato e controllando che nessuno tocchi con le sue sporche ditina la sana merenda che hai appena preparato).
Consiste nel costringere far mettere a posto la stanza ai bambini, piegare 8 tavoli da picnic, raccattare giocattoli da ogni parte della stanza, spostare 2 scaffali pieni di giochi, 2 carrelli pieni di materiale indispensabile (=scatole, rotoli finiti di carta igienica, stagnola stropicciata...) e nell'incastrare il tutto nell'angolo che la scuola ci ha gentilmente concesso (siccome siamo in un atrio che viene utilizzato dalle classi nulla deve rimanere al di fuori del nostro angolino).
Consiste nel trascinarli portarli in classe felici e sorridenti (noi educatrici,non per forza loro) e lasciarli al loro destino che ora non sono più nostra responsabilità augurargli una splendida giornata.
Scappare a casa subito dopo e ripetere il tutto, solo senza i bambini (quindi tagliare,pelare, incellofanare per la cena, lavare, lavare, lavare...).
Quasi dimenticavo: organizzare attività pomeridiane, burocrazia da fare, documentazione da preparare.

Pomeriggio
Il pomeriggio, oltre che tutte le attività solite (lavare, urlare a Max, sempre lui, di non dire parolacce educare, incellofanare,lavare, lavare...) si aggiunge il prerparare la fantastica atività che hai pensato di far fare alle bestie ai meravigliosi bambini, pulire il disastro che ne consegue, tirare fuori dallo sgabuzzino giochi da esterno che non sono stati rotti più fantastici del mondo e prepare il parco giochi, incremarli da testa ai piedi di crema solare protezione 50 (il sole non scherza) e lasciarli scorazzare fuori cercando di farli tornare a casa sani e salvi.
Poi rimpacchettare e riportare tutti i giochi (di cui hanno usato solo paletta e secchiello, ovviamente) nello sgabuzzino quando tutti i giochi sono stati rotti è ora di tornare dentro al centro per lo spuntino pre-cena, preparare lo spuntino pre-cena, ovviamente. E ciò che ne consegue cioè lavare, lavare, lavare.
Tirare a lucido la sala di modo che le donne delle pulizie non si lamentino che i "nostri" bambini sono degli sporcaccioni, chiudere a chiave tutto, inserire l'allarme, portare il sacco della spazzatura ai bidoni, andarsene.

Quando sono fortunata riesco addirittura a giocare con loro!
Mi trasformo in arbitro per una partita di footy, giocatrice di footy, "mostro dei bacini" dal quale i bambini scappano terrorizzati, entomologa (insetti palla e lumache ultimamente vanno per la maggiore), in un "octopus" (è un gioco tipo "Chi ha paura del gigante?"), dispenso "it" a chiunque mi passi accanto (altro gioco tipo acchiapparello), architetto (le cose che non abbiamo costruito con i Lego!), cliente di un negozio che vende bastoncini, biologa (le uniche piante che riesco a riconoscere sono il tarassaco...), Tartaruga Ninja (solo quello con la cintura arancione però!), scienziata (ma quanto è divertente travasare acqua colorata in provette e contenitori?!) ingegnere e muratore (siamo ormai esperti in castelli di sabbia!).

Per 5 giorni a settimana.
Alla prossima per i "Mi piace lavorare in un OSHC?" e "Come hai ottenuto il lavoro?"


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