venerdì 25 luglio 2014

Basta, reagisci ragazza,su!

Oggi non sono orgogliosa di me.
Il mal di stomaco così tanto voluto stamattina, che mi avrebbe permesso di stare a casa dal lavoro è arrivato mentre ero al lavoro. Perchè non volevo andare al lavoro? Non lo so. E' il lavoro che IO ho scelto di fare, il lavoro per cui IO ho deciso di studiare, il lavoro che IO ho fatto da quando sono qua. E allora perchè sono così ansiosa? Perchè non riesco a essere la rilassata lavoratrice che non ha voglia di andare a lavorare il venerdi, ma che alla fine ci va e resiste? Trasformo tutto in una tragedia che di tragedia non ne ha proprio l'aria visto che lavoro all' asilo in mezzo a marmocchietti tendezialmente felici. E oggi ero anche nell'asilo che preferisco, dove il clima tra colleghe è friendly e i bambini sono relativamente pochi.
Avrei dovuto fare un paio di ore oggi pomeriggio, ma poi mi è stato chiesto di fare 8h e finire alle 18 e io ho detto di si (soldisoldisoldisoldi). Stamattina il cambio di programma mi è andato talmente di traverso da chiamare in lacrime MacGyver e sperando in un mal di stomaco fulmineo che mi giustificasse dal non andare al lavoro.
Questi cambi di programma, nulla in tutto, apparentemente mi sconvolgono.Una lingua che non padroneggio perfettamente e la difficoltà di chiacchierare liberamente con le colleghe, la mancanza dei luoghi di casa in Italia (quanto mi mancano i giri alle Maioliche!), il non avere pomeriggi liberi, il non avere tempo per studiare, il nipotino di ormai 8 mesi ancora da conoscere, la nonna che compie i 100 anni, il non avere amicizie strette come le ho in Italia...tutto ciò sicuramente influisce.
Ma non sono comunque orgogliosa di me, anzi sono piuttosto arrabbiata. La mia mamma mi dice di pensare a quanto comunque ho già fatto in 1 anno che sono qua. Guardo indietro e di strada ne ho fatta, di cose ne sono successe. Forse devo ancora "metabolizzare" tutto ciò che ho fatto,successo in questo anno. Forse diventando più vecchi i tempi di metabolizzazione dei cambiamenti sono più lenti. O forse mi sto rendendo conto di non essere più in vacanza, ma di vivere effettivamente qua e reagisco in questo modo. O forse ho solo bisogno di una vacanza che non coincida con Italia/Famiglia/Amici/NessunPostoNuovoDaVisitare. Siamo qui da più di 1 anno e MacGyver non va in ferie da 12 mesi, io sono stata 2 settimane in Italia 7 mesi fa. Ammiro e invidio MacGyver perchè nonostante la stanchezza, la sveglia mattutina alle 4, il caldo e freddo che patisce e la poca voglia che a volte lo assale, va tutti i giorni al lavoro ed è sereno (e crolla a letto alle 20). Gli sono anche grata in quanto mi soupporta facendo le veci del moroso/famiglia/miglioreAmico.
Ah, e comunque non ero sono una piagnona. Quindi testa alta, rimbocchiamoci le maniche, imbottiamoci di Rescue Remedy e settimana prossima al lavoro senza storie.

domenica 13 luglio 2014

Sono soddisfazioni...

...quando ti rendi conto che parli inglese DECISAMENTE meglio del Presidente del Consiglio del tuo Paese ^_^

E ora si va alla partita di football. GO FREO!

mercoledì 9 luglio 2014

Cronache di un weekend

Ah, per la cronaca. Il Mac Gyver nostrano, mentre riparava una finestra di casa, ha pensato bene di renderla una finestra speciale rompendo 4 lastre di vetro su 6. Perchè voleva fare un buon lavoro, afferma.
Toglie la prima lastra, si rompe, ma imperterrito decide di togliere comunque anche la seconda, che viene tolta intatta. Contento dal risultato decide quindi di proseguire con la terza che, ahimè si rompe. Cosa fa allora il nostro eroe? Imperterrito e incurante dalla lezione che la finestra sta cercando di dargli ("Non sei invincibile"), toglie la quarta lastra che si rompe. Non volendo lasciare un lavoro a metà (ovvero non rompere anche tutte le altre lastre di vetro), toglie anche la quinta che ne esce intatta. La sesta viene invece sconfitta.

E così il nostro weekend è stato caratterizzato da giri alla ricerca di un vetro, che, evidentemente Perth non ha piacere che sia venduto.

Proviamo ben due "Obi-Castorama-Brico Io" (la grandezza di ognuno dei due magazzini di Perth è più o meno come quella di questi 3 italiani messi assieme). Il navigatore decide che siamo in anticipo e ci fa girare in tondo per mezzora in modo che arriviamo al Masters in tempo per l'apertura.

Ogni volta che Mac Gyver entra in uno di questi magazzini ritorna bambino e gli sembra di essere in un enorme parco giochi in cui deve toccare TUTTO. E diventa un po' come mia mamma nei negozi di vestiti: cerca una gonna? La troverete nel reparto maglioni  e comprerà una camicetta.
Stiamo cercando del vetro? Sicuramente è nella corsia delle vernici, o in quella degli attrezzi elettrici.

Giro a vuoto, quindi decidiamo di dirigerci a 40minuti a nord da casa nostra in una discarica Recycling Centre in cui trovi di TUTTO anche del vetro. Paghiamo la fortuna di 5$ e per festeggiare pranziamo al KFC.
Alle 19 siamo a casa dopo ben 9h in giro per Perth (intanto abbiamo anche comprato una super-mega-fighissima Tv 3D con mobiletto, Xbox,Kinect con giochi annessi). Mac Gyver si mette immediamente al lavoro sulla finestra, ma il vetro, nonostante sia dell'Ikea, non ha alcuna voglia di farsi tagliare dalla punta di diamante. Il nostro eroe decide di usare martello e cacciavite per cercare di tagliarlo dove la punta di diamante l'aveva inciso. Comincia delicato come una ballerina classica, niente; ci riprova con la delicatezza di una ballerina di hip-hop, nulla. Decide di passare alle maniere forti e con la leggiadria di un martello pneumatico fa letteralmente scoppiare il vetro che viene sparato per tutta casa. Good job!
E così ora abbiamo una finestra tutta ridipinta, con 2 lastre di vetro su 6 appoggiata al muro in camera nostra e tutte le volte che camminiamo scalzi rischiamo di essere infilzati da una minuscola scheggia di vetro sopravissuta all'aspirapolvere.

Ora ci consoliamo con l'xbox almeno ^_^

lunedì 7 luglio 2014

Giornate spenderecce e non solo

Sono giornate riflessive e un po' malinconiche (oltre che spenderecce).
Continuo a chiedermi perchè nessuno delle persone che conosco sta programmando di venire in Australia. Non solo per venire a trovare noi che, vabbè, probabilmente torneremo in Italia ad Ottobre per una breve vacanza, ma soprattutto per fare un'esperienza di vita, impararel'inglese o il volersi creare una vita migliore.
Veramente nessuna voglia di scoprire il mondo? Imparare l'inglese? O anche solo venire in Australia per assaporare lo stile di vita intanto che visita noi? Sul serio:nulla?
Ho cominciato a pensare ad un'esperienza all'estero (Parigi in particolare) sin dal 2009, soprattutto per dimostrare a me stessa di essere indipendente, coraggiosa e di potercela fare. Poi il progetto è sfumato per questioni di studio (maledetto esame di stato!) e lavoro. Proprio durante un tirocinio presso un Centro per l'Impiego in cui mi occupavo, tra le altre cose, di aggiornare la newsletter per esperienze all'estero sono venuta a conoscenza della possibilità di passare 1 anno in Australia con il visto Working Holiday. Letto l'articolo chiuso in un cassetto della memoria e lì è rimasto per un altro anno.
Finito il tirocinio (che avrei volentieri continuato a vita!) e proprio grazie al tirocinio sono stata assunta con Assistente Sociale a 8km da casa. Occasione della vita,pensavo che fortuna!, pensavo, fare il lavoro per cui ho studiato, pensavo. E' stato 1 anno ORRENDO (magari in un altro post mi soffermerò sul malfunzionamento dei Servizi Sociali), 1 anno in cui l'idea di fare un'esperienza all'estero è maturata e il cassetto "Working Holiday Australia" è stato riaperto. Mesi a parlarne con Mac Gyver, amici e ad accennarlo ai genitori (sono ancora arrabbiati con me dopo più di 1 anno per la scelta di averli "abbandonati"), a Dicembre 2012 avevo il passaporto, Gennaio 2013 visto ottenuto in 10h e Marzo 2013 Mac Gyver, un altro intrepido nostro amico e io avevamo i biglietti solo andata.
Non è stato difficile decidere, non mi è sembrato un "big deal", anzi, una cosa abbastanza "normale" nulla di cui preoccuparsi o di cui essere impauriti. Una continuazione della mia vita. Tuttora non mi sembra di avere fatto chissà-quale-cosa.
E proprio per questo mi chiedo come mai nessun altro dei miei amici sti almeno pensando di venire qua. A maggior ragione ora che avrebbero un appoggio solido a Perth. E molti miei amici lavoricchiano, tirano avanti o qualcun altro invece lavora talmente tanto da non avere tempo per nient altro.

Ho viaggiato molto con i miei quando ero una bambina e con amici e morosi da più grandicella, sento un bisogno quasi fisico di andare in vacanza dopo qualche mese di routine; ma sono anche quella che in 3° superiore non è voluta partire per un viaggio-studio in Inghilterra con la scuola (perdendo anche la caparra) perchè (si stava cagando addosso dalla paura) il nonno stava molto bene e quella che ha vissuto per 25 anni nello stesso paese, stessa casa, stessa camera.
E la mia famiglia non mi ha proprio sostenuto nella scelta di venire in Australia, diciamo che non me l'ha impedito chiudendomi in camera, ecco. La mia nonna mi ha sempre sostenuta e tuttora è orgogliosa di me e del Mac Gyver, spesso si vanta di avere una nipote in Australia! L'altra nonna, quasi centenne, pensa che sia in Austria quindi non è particolarmente preoccupata. La cugina di mia mamma è stata una grossa sostenitrice anche lei!

Non è stato, quindi tutto così smooth. Lavoro stressante, famiglia contro, Mac Gyver disoccupato e frustrato, nonne vecchie che chissà se le rivedrò...Certo not a big-big-big deal, ma comunque non condizioni favorevoli.

Per quanto la tua situazione sia pesante, difficile credo che se vuoi puoi.



E, si, questo post lo si può leggere come una disperata richiesta di visite da parte dei miei amici italiani.

mercoledì 2 luglio 2014

Potrei, ma non faccio

Le sto cercando tutte per non studiare:cucinare, facebookare, pulire il bagno, perfino l'idea di scrivere il blog. Eh si, perchè non sono convinta di voler scrivere un blog, di cose da scrivere ne ho, ma mi arrovello sul "come" scriverle. Non voglio che diventi un blog noioso, di resoconti,riassunti, voglio che sia un blog mio. Ma come al solito non sono mai contenta di come escono i post e quindi li cancello, poi ricomincio a scrivere e ri-cancello.
Leggo diversi blog e spesso salto tutti i post riguardanti viaggi, libri, informazioni burocratiche...in fondo sono informazioni che posso cercare da sola, quando leggo un blog voglio sapere cosa sta succedendo a te, come e cosa stai vivendo. E quindi voglio che il mio blog sia così. Ma come non farlo diventare un noioso racconto da bambina di 5° elementare? Ancora non lo so.
Mac Gyver (lo so, l'ho sempre scritto in maniera scorretta, perdonatemi!), dalla sua anima non poetica/sentimentale mi consiglia di scrivere quello che ho in testa senza poi rileggere quello che ho scritto.

Possibile che non sia mai soddisfatta di ciò che faccio e di come lo faccio? Ok, questo dovrebbe spingermi a fare sempre meglio, ma in realtà la maggioranza delle volte mi blocca dal fare qualcosa ed è frustrante.
Sono passati mesi e mesi prima che mi rendessi conto che sarei perfettamente in grado di lavorare in un ufficio con il livello di inglese attuale, che non sono poì così scarsa come pensavo; così come sono passati anni prima che mi rendessi conto che non sono una Zacharova del balletto, ma me la cavo egregiamente. Me ne rendo conto razionalmente, ma c'è una parte di me che ancora non si candiderebbe per una posizione da impiegata così come non sognerebbe di competere con un team di danza. Quando invece ne sarei in grado.

Magari nel prossimo post racconterò cosa sta succedendo nella vita di Lei e Mac Gyver, perchè di cose ne stanno succedendo moltissime!